Giuseppe Bollini nasce il 22 marzo 1922 a Legnano; da giovane trascorre la maggior parte del suo tempo libero presso l’oratorio di Sant’Ambrogio svolgendo attività di catechista e animatore dei ragazzi più giovani. A 14 anni inizia a lavorare come apprendista operaio, nel ‘43 si avvicina alla lotta partigiana. Entra così a far parte della brigata Carroccio e riceve l’incarico di staffetta tra Legnano e Cuggiono per consegnare documenti, portare messaggi e materiale di vario tipo. La sua avventura nella lotta partigiana è molto breve perché nel ‘44 riceve la cartolina di arruolamento del comando militare istituito dalla Repubblica di Salò. Don Carlo consiglia gli consiglia di evitare l’arruolamento recandosi in Val d’Ossola per unirsi ai partigiani della zona, dopo qualche giorno trascorso a Domodossola viene arrestato con altri compagni, scelto tra i prigionieri e trasferito a Cannobio al comando della guardia di confine fascista: qui la sorte è già decisa, la sua morte.