Rino Pachetti incarna i più alti e valorosi caratteri dell’uomo partigiano, che comprendono non solo la difesa della propria patria e la lotta per la libertà, ma anche spirito di sacrificio, sofferenza e aiuto verso il prossimo, anche in situazioni di morte. Prima di entrare a far parte del movimento partigiano, lavora nell’ambito delle ferrovie come operaio meccanico, sia quando è chiamato per il servizio della leva militare e sia come lavoro quotidiano negli anni antecedenti la guerra. La sua vita da partigiano inizia l’8 settembre del 1943, e da quel momento opera in difesa del popolo italiano dalle grinfie nazifasciste nel basso Varesotto e, successivamente, come comandante nel primo settore operativo del lago Maggiore e d’Orta. Durante questa esperienza viene numerose volte ferito, arrestato e condannato a morte, ma grazie alla sua caparbietà, alla sua voglia di non soccombere e di portare a termine il proprio compito, riesce a salvarsi e a salvare molte vite con azioni eroiche che, a fine conflitto, vengono riconosciute con numerosi attestati e onorificenze.
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