MERAVIGLIA BRUNO
Bruno Meraviglia ha occupato la posizione di Ufficiale dell’Esercito con il grado di Tenente. Nel 1944 assume Il comando della Brigata Carroccio che operava nella zona di Legnano, Cerro Maggiore e organizza i diversi gruppi nella clandestinità. Trasporta e mette in salvo un partigiano ferito durante un rastrellamento ed inoltre fa espatriare due cittadini americani ricercati dai tedeschi. Il 25 aprile dirige le operazioni militari svoltesi nel legnanese e nei paesi confinanti, sulla strada del Sempione e alla caserma dei presidi tedeschi in cui sono stati registrati numerosi caduti. Consulta i documenti presenti nell’archivio dell’Associazione Alfredo Di Dio:
MASPERO UGO
Ugo Maspero “SMITH”, giovane sommese, nato a Colico (SO) il 13 marzo 1926, entrò in giovane età nelle file della resistenza. Nel 1944, spinto da una forte ribellione nei confronti delle imposizioni sopportate e da un rifiuto verso il fascismo e allo stesso tempo rifiuto di compiacere un alleato che si era dimostrato padrone crudele, combattè la guerra partigiana nell’Ossola con la Divisione Valtoce, di Alfredo Di Dio. Lasciò la sua famiglia per immergersi completamente in un’avventura rischiosa di cui non conosceva il disagio. Morì coraggiosamente l’8 settembre del 1944 nell’assalto al presidio nazifascista di Piedimulera. Consulta i documenti presenti nell’archivio dell’Associazione Alfredo Di Dio:
MANDELLI DANTE
All’interno dei documenti presenti nell’archivio dell’Associazione Alfredo Di Dio, troviamo una lettera scritta in occasione dell’inaugurazione del cippo a Cunardo in memoria del martire della libertà Mandelli Dante, datata 30 giugno 1946. In primo luogo troviamo un ringraziamento da parte dell’interprete dei sentimenti della famiglia Mandelli a colo che partecipò alla cerimonia, è un ricordo al grande uomo che era Dante Mandelli. Dante nella vita privata era modesto, giovanile, studioso mentre nella vita pubblica mostrava un’istancabile e prudente capacità organizzativa che lo rendevano prezioso al comitato clandestino di liberazione operante nella Valcuvia, Valganna e Valmarontrolo. Fin da piccolo si è distinto per mente brillante, grande cuore e inestimabile coraggio. Come si vede nel salvataggio del compagno del fiume. Da tenere conto è sicuramente il fatto che finita la guerra ritorna agli studi e si laurea in scienze commerciali, si dà alla libera professione e si distingue come giornalista, inoltre approfondisce studi sociali concentrando le sue conoscenze per la rivendicazione dei diritti degli umili. Dante Mandelli sognava un’Italia libera democratica e unità nella lotta contro il fascismo. Consulta i documenti presenti nell’archivio dell’Associazione Alfredo Di Dio:
LURASCHI DON LINO
Don Lino Luraschi è stato importante durante gli anni della Resistenza perché sapeva dispensare consigli ai soldati e manteneva i rapporti con le loro famiglie oltre che rincuorare e difendere gli sbandati. Don Lino esercitava il suo ministero a Marnate, in quel periodo, e scelse di seguire la strada della morale cristiana sempre al fianco dei partigiani a combattere contro la tirannia dell’occupante nazista. Non si risparmiava mai, percorreva kilometri e kilometri in bicicletta per reperire un po’ di riso e farina per sfamare gli sbandati. Don Lino, sacerdote buono e pio, uomo di carattere e valoroso, muore la sera del Natale 1980 a causa di un incidente automobilistico. Consulta i documenti presenti nell’archivio dell’Associazione Alfredo Di Dio:
LORINI DOMENICO
Domenico Lorini nasce a Varese il 24 dicembre 1920. È noto per il suo arruolamento all’interno della Marina italiana con il grado di “allievo accademia navale”, e successivamente per la sua appartenenza alla brigata dei “Lupi” nella Divisione Alto Milanese. Il suo compito all’interno della Divisione è quello di sabotare le linee elettriche, quindi compie attività clandestine. Ha partecipato anche a diverse operazioni contro i tedeschi, in particolare a quelle di disarmo contro le brigate nere. Muore il 25 aprile 1945 durante l’insurrezione tedesca. Consulta i documenti presenti presso l’archivio dell’Associazione Alfredo Di Dio:
LOCARNO LUIGI
Luigi Locarno, nato a Samarate (Va) il 12 Aprile 1900, impiegato come portavalori alla Banca Commerciale Italiana, insieme alla moglie e alla figlia Vincenzina è riconosciuto come Partigiano combattente. Riceve un riconoscimento della Repubblica Italiana per l’intensa attività partigiana (in particolare con ruolo di staffetta e di informatore) svolta in contatto diretto con Armando Calzavara “Arca” e con Luciano Vignati, nel corso della quale ha potuto dare il proprio contributo soprattutto grazie al suo porto d’armi e alla possibilità che aveva di eludere il coprifuoco per via della sua attività lavorativa. Consulta i documenti presenti nell’archivio dell’Associazione Alfredo Di Dio:
ICARDI ALDO
Aldo Icardi, tenente dell’OSS (organismo antenato della Cia), nel contesto della Resistenza ha partecipato alla missione Chrysler, il cui comando era affidato al maggiore Holohan. Questi viene ucciso in circostanze rimaste oscure il 6 dicembre 1944 e buttato sul fondo del lago d’Orta. Per anni Icardi è stato il principale sospettato del delitto, accusato di averlo assassinato per impadronirsi di un’ingente somma di denaro. Il corpo di Holohan viene recuperato nel 1950. Secondo molti ex partigiani, dietro l’uccisione del maggiore c’è la mano dei fascisti. Da questa convinzione nasce l’impegno per riabilitare la figura di Icardi. Cittadino onorario di Busto, Icardi, attende giustizia da decenni. Consulta i documenti presenti presso l’archivio dell’Associazione Alfredo Di Dio:
GIANOTTI DON AMBROGIO
Don Ambrogio Gianotti, classe 1901, ha avuto un ruolo di primo piano nell’organizzazione della Resistenza nell’Alto Milanese. Innanzitutto è a lui che si deve la formazione spirituale e politica di molti giovani vicini ad Azione Cattolica che frequentavano il suo oratorio; inoltre è stato uno stretto collaboratore di Luciano Vignati e si è impegnato notevolmente per organizzare la fuga oltre il confine svizzero di vari militari alleati fatti prigionieri dai nazifascisti. Consulta i documenti presenti presso l’archivio dell’Associazione Alfredo Di Dio:
GHIRINGHELLI DON MARIO
Don Mario Ghiringhelli è stato coadiutore a Cerro Maggiore dal 1928 al 1946. Classe 1903, è parroco di Pontevecchio di Magenta ed é stato animatore del gruppo partigiano Cerrese. Intorno a Don Mario sorsero formazioni di Volontari della Liberazione, che erano costituite nella loro maggior parte da giovani iscritti all’oratorio o ad Azione Cattolica. Essi erano associati alla Brigata Carroccio della Divisione Alto Milanese, Raggruppamento Patriori Antonio e Alfredo di Dio. Anche Don Mario aveva la sua tessera di iscrizione a tale raggruppamento e ospitava presso la sua casa le riunioni dei partigiani, oltre a nascondere diversi perseguitati politici. Consulta i documenti presenti nell’archivio dell’Associazione Alfredo Di Dio:
GASPAROLI GIOVANNI
Giovanni Gasparoli, nato a Cassano Magnano il 6 gennaio del 1897, è stato un sindacalista e deputato al parlamento della D.C. Ha aderito in giovane età al P.P.I. ed è stato particolarmente attivo durante la Resistenza. Nella foto contenuta all’interno dell’articolo conservato presso l’archivio dell’Associazione Alfredo Di Dio, è possibile vedere Giovanni Gasparoli assieme ai membri del gruppo dei “resistenti” a cui apparteneva, in occasione di un ritiro spirituale tenutosi al santuario della Madonna di Oropa. Consulta i documenti presenti nell’archivio dell’Associazione Alfredo Di Dio: