Museo Didattico Fiorini

GALLI ANTONIO

Antonio Galli nasce a Locate Varesino il 17 novembre 1924 e milita come partigiano presso la Brigata Berra della Divisione Alto Milanese, attiva dal 1943 al 1945 nei pressi di Tradate. Il suo contributo è stato fondamentale nelle operazioni di sabotaggio delle linee elettriche e telefoniche, e ha inoltrate preso parte agli scontri con reparti nazifascisti durante l’insurrezione dell’aprile del ’45. Antonio Galli, detto anche “Giordano” (suo nome di battaglia), ottiene dall’ex comandante della Divisione Alfredo di Dio il riconoscimento di partigiano combattente.  Consulta i documenti presenti nell’archivio dell’Associazione Alfredo Di Dio:

GALLAZZI RODOLFO

Rodolfo Gallazzi, nato a Busto Arsizio il 29.10.1915, di professione impiegato presso la Banca “Credito Varesino”, ha ricoperto il ruolo di Caporale Maggiore Alpinismo ad Aosta e, negli anni della Resistenza, ha militato come partigiano nella Brigata Raimondi.  Consulta i documenti presenti nell’archivio dell’Associazione Alfredo Di Dio:

GALLAZZI LINDO “KING KONG”

Lindo Gallazzi, classe 1917, è stato un alpino e un partigiano attivo presso il raggruppamento Alfredo Di Dio, nel quale ha militato con il soprannome di King Kong. In particolare è stato promotore e parte attiva dell’Ufficio falsi, dove si producevano documenti con timbri falsi per salvare vite umane. Consulta i documenti presenti nell’archivio dell’Associazione Alfredo Di Dio:

MONSIGNOR GALIMBERTI

Galimberti nasce a Lazzate il 19 gennaio 1886; il 5 giugno 1909 viene consacrato sacerdote a Milano. Dopo anni di impegno in Azione Cattolica a Dugnano, nel maggio del ’42 diviene Prevosto di San Giovanni a Busto Arsizio. Galimberti si oppone alla dittatura fascista e diventa una figura molto importante per la costruzione del Comitato di liberazione cittadino. Partecipa dunque alla Resistenza, nasconde nella sua casa numerosi partigiani ricercati e ne favorisce l’espatrio in Svizzera . Durante i gironi dell’insurrezione, grazie alla sua autorità morale riesce ad ottenere la liberazione dei Partigiani ancora detenuti dai fascisti e ad impedire atti di violenza e giustizia sommaria. Viene nominato cittadino benemerito di Busto e muore il 18 dicembre 1966. Consulta i documenti presenti nell’archivio dell’Associazione Alfredo Di Dio:

GABOARDI CARLO

Carlo “Carlon” Gaboardi è nato a Castelnuovo Bocca d’Adda l’11 marzo 1920. Viene chiamato alle armi il 13 gennaio 1941 e inviato al 66^ Reggimento fanteria motorizzato. Dopo la prima fase degli eventi bellici si è dato sbandato dal 29 settembre del ’43. Nei due anni seguenti fa parte della formazione Partigiana 1^ Brigata Oltrepo-Divisione Valdarda con la qualifica di Comandante di distaccamento e successivamente di Comandante di Brigata. Organizza squadre patriottiche, salva dai campi di concentramento molti ufficiali francesi, inglesi, sovietici e polacchi, combatte contro le forze nazifasciste nella zona di Morfasso. Dopo la guerra partecipa alla vita pubblica con la costruzione di monumenti ai Caduti della Resistenza. Consulta i materiali presenti nell’archivio dell’Associazione Alfredo Di Dio:

FORMENTI ANTONIO

Antonio Formenti, nato a Busto Arsizio, di professione industriale, partecipa alla Resistenza dall’ottobre ’43 con incarichi civili e nella Divisione Valtoce con il nome di battaglia di Tonio. Consulta i documenti presenti nell’archivio dell’Associazione Alfredo Di Dio:

FANTONI LUIGI

Luigi Fantoni, nato a Busto Arsizio il 27 marzo 1903, di professione impiegato tessile, partecipa alla Resistenza dall’ottobre del ’43 al gennaio del ’45 con incarichi civili presso il Comando Generale del SIMNI. Consulta i documenti presenti nell’archivio dell’Associazione Alfredo Di Dio:

CRESPI EZIO “CINELLA”

Ezio Crespi non è un partigiano qualunque. In realtà, nessun partigiano è da considerarsi “qualunque”, ma la sua storia ha qualcosa che colpisce profondamente e che fa capire come le gesta nobili di un singolo individuo possano riecheggiare attraverso i decenni. Prima di entrare nella Resistenza, Ezio è un ragazzo come tanti altri: nasce in una famiglia piuttosto numerosa, dove la religione è messa al primo posto dalla madre, molto attiva su questo lato, che indirizza il figlio a frequentare l’oratorio e la chiesa della sua città natale, Busto Arsizio. Don Giovanni, il prete che lo vede crescere, è una figura  molto importante all’interno della vita di Ezio, soprattutto per quanto riguarda la sua scelta di entrare a far parte della Resistenza: il prete cerca di dissuaderlo da questa decisione, molto pericolosa sia per lui che per la sua famiglia, ma le motivazioni di Ezio sono troppo forti e nel 1943 inizia la sua vita da partigiano. Vita che da questo momento si trasforma in una vera e propria sofferenza per l’ormai soprannominato “Cinella” (nomignolo di guerra datogli in ricordo di suo fratello maggiore scomparso), il quale combatte sulle montagne di Verbania nella brigata Cesare Battisti per liberare la zona dal dominio nazifascista. La guerra lo sconvolge profondamente, sia mentalmente che fisicamente, ma le sue motivazioni e i suoi ideali non vengono mai scalfiti e non esita a ritornare a combattere insieme ai suoi compagni. Ed è proprio combattendo che perde la propria vita, il 21 aprile del 1945, lottando per la liberazione della città di Intra, non cedendo di un minimo neanche quando viene gravemente ferito. Tutte le sue azioni e le sue imprese colpiscono profondamente gli animi dei suoi concittadini, che omaggiano Ezio con un toccante funerale e l’intitolazione di una scuola elementare proprio a lui.  Consulta i documenti presenti nell’archivio dell’Associazione Alfredo Di Dio:

BELLOLI DON MARIO

Don Mario Belloli, classe 1897, parroco della Chiesa S. Michele di Busto Arsizio, dall’ottobre del 1943 risulta attivo nel RAGGRUPPAMENTO DIVISIONI PATRIOTI CISALPINO nel reparto operante di comando. Egli trascorre la sua vita tra i giovani, per i quali è stato un modello e un punto di riferimento; ha saputo affrontare con coraggio e determinazione il difficile periodo della Resistenza e della Liberazione. Non dimentica mai i suoi doveri di sacerdote e di cittadino in un momento storico in cui  avverte chiaramente  il peso delle responsabilità e la consapevolezza delle conseguenze che ogni decisione poteva avere per sé e per gli altri. Lo scambio epistolare tra il patriota benemerito don Mario Belloli e i soldati e detenuti presente nell’archivio dell’Associazione “Alfredo Di Dio” ci fa capire quanto importante fosse l’aiuto che egli offrì all’attività dei partigiani nel momento in cui i rastrellamenti dei nazifascisti erano diventati sempre più frequenti anche a causa delle denunce dei “repubblichini” nel  luglio del 1944. Egli ha rischiato la sua vita senza farsi scrupoli, nonostante la sua attività  fosse già da tempo nota alle autorità fasciste.  Don Mario aveva organizzato il “covo di via Calatafimi”; lì lui abitava con la perpetua, signora Rosa, che rappresentava un prezioso aiuto per le sue  attività  di sostegno ai partigiani. In quel “covo” si era insediato anche “l’ufficio dei falsi” , dove venivano prodotte decine di documenti falsi che erano  utilizzati dai partigiani per muoversi nelle città senza destare sospetti. Nulla riuscì a fermare la convinta opposizione di don Mario al fascismo, nemmeno quando il Segretario Politico Mazzeranghi  lo minacciò apertamente  nel giugno del 1944 e nemmeno quando i brigatisti neri imbrattarono i muri delle chiese scrivendo frasi offensive e minacciose contro il parroco partigiano.  Consulta i documenti presenti nell’archivio dell’Associazione Alfredo Di Dio:

BOLGERI DON GIOVANNI

Don Giovanni Bolgeri, proveniente dall’Alto Lario, è stato a capo della parrocchia di Saltrio per oltre quarant’anni ed ha operato durante il periodo della Seconda Guerra Mondiale. È stato incarcerato per aver aiutato gli ebrei e alcuni giovani a nascondersi dai fascisti. Alleatosi con altri parroci dei paesi vicini, nel 1945 è stato protagonista nella trattativa di resa. Dopo la guerra il suo obiettivo è stato quello della ricostruzione nel bene della comunità.  Consulta i documenti presenti nell’Archivio dell’Associazione Alfredo Di Dio: