CAIROLI DON PAOLO
Don Paolo Cairoli è una figura cristiana di spicco negli anni della seconda guerra mondiale. Sacerdote dell’oratorio San Luigi di Busto Arsizio, durante la resistenza ha dato asilo a molti ebrei e combattenti, nascondendo inoltre armi presso la sede del suo oratorio. Essendo un uomo dal cuore puro offriva ristoro a tutti, senza distinzioni: politici, avversari di regime e capi di formazione partigiana. Arrestato e imprigionato, non sono più emerse notizie sul suo destino. Consulta i documenti presenti nell’archivio dell’associazione Alfredo Di Dio:
BOSSI BRUNO
Nato a Milano il 29 aprile del 1922, prende parte alla creazione della prima formazione della Resistenza a Cuggiono, chiamata poi “Brigata Poldo Gasparotto”. Arrestato il 3 febbraio 1944 a Milano e detenuto nel carcere di San Vittore, viene deportato il 4 marzo 1944 nel campo di concentramento di Mauthausen e poi trasferito nel campo di Ebensee. Superstite, viene liberato dagli americani il 5/6 maggio del 1945. Consulta i materiali presenti nell’archivio Alfredo Di Dio:
BORLANDELLI ADELIO
Classe 1925, partecipa alla lotta partigiana sui versanti del Mottarone, dopo essere stato arrestato, incarcerato a Parma ed evaso. Riceve la Croce al Merito di Guerra e il Diploma d’Onore ai Combattenti. Attualmente non sono disponibili informazioni più specifiche su questo partigiano.
BONFANTI DON PIERO
Don Piero Bonfanti, nato nel 1918 a Gorla Minore, è un sacerdote noto per il suo impegno nell’educazione dei ragazzi riguardo il rispetto e i diritti umani, nonostante la dittatura fascista sotto la quale ha vissuto trasmettesse valori e principi opposti.Trascorre gran parte della sua vita ad Inveruno, dove viene fondato il primo gruppo della Divisione Alto Milanese, la quale successivamente, fondendosi con dei gruppi partigiani, dà vita al Raggruppamento “Alfredo Di Dio”. Don Piero viene nominato cappellano della Brigata Gasparotto, alla quale garantisce pieno sostegno mettendo a disposizione il suo oratorio come sede per riunioni e nascondiglio delle armi. Don Piero Bonfanti viene ricordato come un uomo estremamente deciso e con grandi capacità: riesce in svariate occasioni a placare la ferocia tedesca, come quando ottiene che la sentenza di morte per tre giovani di Borsano venga commutata con la deportazione in Germania, salvandogli la vita. Per tutte queste ragioni egli ha ottenuto la medaglia d’oro dal Comune di Inveruno per benemerenze civiche. Consulta i materiali presenti nell’archivio dell’Associazione Alfredo Di Dio:
BOLLINI GIUSEPPE
Giuseppe Bollini nasce il 22 marzo 1922 a Legnano; da giovane trascorre la maggior parte del suo tempo libero presso l’oratorio di Sant’Ambrogio svolgendo attività di catechista e animatore dei ragazzi più giovani. A 14 anni inizia a lavorare come apprendista operaio, nel ‘43 si avvicina alla lotta partigiana. Entra così a far parte della brigata Carroccio e riceve l’incarico di staffetta tra Legnano e Cuggiono per consegnare documenti, portare messaggi e materiale di vario tipo. La sua avventura nella lotta partigiana è molto breve perché nel ‘44 riceve la cartolina di arruolamento del comando militare istituito dalla Repubblica di Salò. Don Carlo consiglia gli consiglia di evitare l’arruolamento recandosi in Val d’Ossola per unirsi ai partigiani della zona, dopo qualche giorno trascorso a Domodossola viene arrestato con altri compagni, scelto tra i prigionieri e trasferito a Cannobio al comando della guardia di confine fascista: qui la sorte è già decisa, la sua morte.
BOERI RENATO
Renato Boeri è stato un partigiano attivo nell’area del Mottarone, dove ha partecipato a numerosi scontri con le forze nazifasciste. Figlio del senatore Giovanni Battista Boeri, dopo la maturità classica è avviato agli studi di medicina presso l’Università Statale di Milano, interrotti a causa dello scoppio della seconda guerra mondiale. Insieme al fratello Enzo partecipa alla lotta partigiana; dal dicembre 1944 è comandante della 7ª Brigata “Paolo Stefanoni” della Divisione Valtoce, formazione attiva nell’area del VCO. Ottiene la laurea nel 1948 e cominciò a lavorare all’Ospedale psichiatrico Paolo Pini, proseguendo poi la sua carriera sanitaria. Consulta i materiali presenti nell’archivio dell’Associazione Alfredo Di Dio:
BETTINI CESARE
Cesare Bettini, partigiano, tenente e presidente del Raggruppamento Divisione Patrioti “Alfredo di Dio”, nasce a Bellano di Como il 17 maggio del 1922. Egli consacra la sua vita all’Italia: in Valle Cannobia partecipa alla Resistenza Italiana durante la Seconda guerra mondiale. È un combattente valoroso, stimato e amato da tutti coloro che ebbero la fortuna di conoscerlo. È inoltre uno dei protagonisti nella “battaglia di Megolo” e insieme ad Alfredo di Dio dà vita al “Gruppo patrioti Ossola”. Partecipa a numerose azioni per la liberazione. Costretto ad espatriare, riesce nell’aprile del ’45 a tornare come clandestino in Italia e a riprendere il suo posto nella divisione “Valtoce” fino all’insurrezione vittoriosa . Dopo la guerra ritorna alla sua Cassano dove si dà alla vita politica e amministrativa. Durante la guerra scrive molte lettere che vengono pubblicate da un amico in un libro intitolato “Memorie di un partigiano”. Muore il 29 ottobre 1994. Consulta i materiali presenti nell’archivio dell’Associazione Alfredo Di Dio:
BELLONI BIAGIO
Biagio Belloni, nato ad Inveruno il 25 luglio del 1915, è stato un partigiano della resistenza italiana. Ha ricoperto l’incarico di comandante nella brigata Gasparotti riportando, tra l’altro, una ferita da arma da fuoco alla spalla destra causatagli da uno scontro con i tedeschi ad Inveruno il 25 aprile del 1945. Attualmente non sono disponibili altre informazioni inerenti questo patriota. Consulta i materiali presenti nell’archivio dell’Associazione Alfredo Di Dio:
BARCIOCCO UGOLINO
Ugolino Barciocco nasce a Novara nel 1930, risiede a Gozzano (NO) e lavora presso l’esattoria delle imposte dirette. Egli è figlio di un noto avvocato antifascista, partecipa giovanissimo alla lotta di liberazione collaborando in qualità di staffetta e informatore con il SIMNI ( Servizio Informazioni formazioni Militari Nord Italia) comandato da “Giorgio” Aminta Migliari; è attivo anche nella brigata partigiana Franco Abrami della divisione autonoma VAL TOCE comandata da “ Tom Mix”(Giulio Lavarini) che opera nella zona del massiccio del Mottarone. Ugolino è anche un poeta in lingua italiana e in dialetto e partecipa a diversi concorsi di poesia. Compone un’intera raccolta di liriche sulla resistenza ricoprendo così un importante ruolo di “poeta” nella lotta di liberazione. Secondo il giornalista Carlo Panizza, i giovani e le generazioni future dovranno essergli grati per ciò che il poeta ha fatto: “ogni suo verso, costantemente venato da una leggera malinconia, oltre a significare il ricordo di coloro che caddero per la difesa della libertà, vuole essere un invito, diretto soprattutto ai giovani, a lavorare sempre solo per la pace e per la giustizia”. Consulta i materiali presenti nell’archivio dell’Associazione Alfredo Di Dio:
AZIMONTI PIERINO
Nato a Sacconago il 22 dicembre 1909 da una famiglia operaia; fin da giovane lavora come operaio nelle officine meccaniche della zona; unisce alla vocazione per l’impegno sindacale e per la lotta in difesa dei lavoratori l’interesse per Azione Cattolica. Dal 1943 partecipa alle riunioni clandestine dalle quali nasceranno le prime formazioni partigiane cattoliche. Nel 1944 assume ruoli direttivi all’interno delle formazioni partigiane cattoliche inquadrate nel Raggruppamento “Alfredo Di Dio”, come Comandante della Brigata “Raimondi”, operante a Busto Arsizio con il nome di battaglia di “Timonpier”. La Brigata svolge prevalentemente azioni di sabotaggio e disarmo dei miliziani fascisti, anche se non mancarono gli scontri armati. Consulta i materiali presenti nell’archivio dell’Associazione Alfredo Di Dio: