Museo Didattico Fiorini

Libro della III classe

NOME PROPRIETARIO Giorgia PastoriDATA REPERTO anni ’30TIPOLOGIA REPERTO Libro della terza classe periodo fascistaDESCRIZIONE REPERTOLibro della terza classe periodo fascista, appartenente al nonno, con le varie materie raccolte in un solo volume. curato dal prof. Tomas Cipriani

Medaglia al valore – Grande guerra

NOME PROPRIETARIO Pastori GiorgiaDATA REPERTO 1921TIPOLOGIA REPERTO Diploma e Medaglia al valoreDESCRIZIONE REPERTODiploma e Medaglia al valore ricevuta dal nonno paterno come soldato della Prima guerra mondiale.Particolare della medaglia: coniata col bronzo nemico. curato dal prof. Tomas Cipriani  

Sveglia da tavolo

NOME PROPRIETARIO Pastori GiorgiaDATA REPERTO 1917TIPOLOGIA REPERTO Orologio da tavolo – SvegliaDESCRIZIONE REPERTOOrologio da tavolo – Sveglia realizzata a partire da un proiettile della Prima guerra mondiale, creato da un prigioniero austriaco a seguito di “assalto alla baionetta “ della trincea nemica dal gruppo dei soldati italiani “arditi “ (tra cui il mio bisnonno). curato dal prof. Tomas Cipriani

Bracciale degli anni ’40

NOME PROPRIETARIO Canella GiuliaDATA REPERTO fine anni ’40TIPOLOGIA REPERTO Bracciale rigido in oro con ciondolo con segno zodiacale dell’acquario in oroDESCRIZIONE REPERTOLe parole della studentessa: “Questo bracciale apparteneva a mia bisnonna e non se ne separava mai. Esso era accompagnato da altri 6 braccialetti simili in oro, ed erano stati regalati a lei da parte di mio bisnonno, quando si trovavano in Tunisia, a simboleggiare la loro famiglia composta da loro due insieme ai 5 figli. Dopo la morte di mia bisnonna questi altri bracciali sono stati dati a mia nonna e lei in questi ultimi anni ha deciso di regalarli 3 a mia madre, 3 a mia zia e uno a me.” curato dal prof. Tomas Cipriani

Orologio degli anni ’20

NOME PROPRIETARIO Canella Giulia (in particolare la nonna paterna, bisnonna Clara)DATA REPERTO 1921 ca.TIPOLOGIA REPERTO Fotografia di archivio privato.DESCRIZIONE REPERTOLe parole della studentessa: “Era l’orologio d’oro che apparteneva alla mia bisnonna Clara e non so se fosse stato un acquisto oppure un regalo perché purtroppo non ho avuto la possibilità di conoscerla, ma ne sono venuta in possesso perché mi è stato regalato da mio nonno per il mio 18esimo compleanno.” curato dal prof. Tomas Cipriani

Anello

NOME PROPRIETARIO Canella Giulia (in particolare al nonno paterno)DATA REPERTO 1943TIPOLOGIA REPERTO Fotografia di archivio privato.DESCRIZIONE REPERTO Dalle parole della studentessa: “Anello d’argento dell’aviazione americana, il quale fu modificato e reinciso da un fabbro italiano nel campo di prigionieri di guerra in Indiana (Stati Uniti d’America). Sull’anello si può infatti leggere “Prigionieri di guerra italiani Natale 1943 Camp Atterbury. L’anello appartiene al mio bisnonno Augusto, egli fu un bersagliere e combatté nella seconda guerra mondiale in particolare durante la battaglia di El Alamein (23 ottobre-11novembre 1942), battaglia molto importante per la storia italiana nella quale l’esercito italiano si sacrificò per coprire la ritirata degli AfrikaKorps, truppe tedesche stanziate in Africa. Questa battaglia determinò una sconfitta italiana per minoranza numerica e mancanza di rifornimenti ma l’esercito italiano combatté fino alla fine. A seguito di questa battaglia molti soldati italiani furono presi come prigionieri di guerra, tra cui appunto il bisnonno Augusto che fu stato deportato come prigioniero di guerra negli Stati Uniti d’America in Camp Atterbury nell’Indiana. I prigionieri di guerra venivano principalmente utilizzati come forza lavoro, e godendo i soldati italiani di una migliore reputazione rispetto ai soldati tedeschi, a loro venivano dati dei permessi per poter lavorare all’interno o nei pressi del campo.Questo anello, il quale fu probabilmente comprato o regalato a mio bisnonno, è la testimonianza e l’unico ricordo che rimase di tutti questi anni di guerra e di prigionia. Personalmente non ho avuto la fortuna di incontrare mio bisnonno e l’anello è giunto a noi tramite mio nonno.” curato dal prof. Tomas Cipriani

Daga

NOME PROPRIETARIO Bamberga AndreaDATA REPERTO 1933TIPOLOGIA REPERTO Fotografia di una Daga SA.DESCRIZIONE REPERTODalle parole dello studente: “Questa daga Nazista modello M33 con tanto di fodera e cinturino è stata regalata a mio padre da un suo paziente collezionista e amante dell’antiquariato. La scritta sulla tagliente lama in acciaio recita “alles fur deutschland”, la quale significa “tutto per la Germania”. Questo pugnale apparteneva ad un ufficiale SA e il fatto che sia stato affilato porta a pensare che, molto probabilmente, sia stato impiegato in qualche battaglia.” curato dal prof. Tomas Cipriani

Culla

NOME PROPRIETARIO Michele Arduini (nonna materna)DATA REPERTO originaria del 1776, utilizzata anche durante le due guerreTIPOLOGIA REPERTO Fotografia di archivio privato.DESCRIZIONE REPERTODalle parole dello studente: “È un reperto di legno intagliato a mano, di uso quotidiano nell’accudimento dei bambini neonati a partire dalle sue origini fino all’epoca di mia nonna. Questo antico reperto è sempre stato tramandato di generazione in generazione dalla famiglia valtellinese di mia nonna.” curato dal prof. Tomas Cipriani

Piastrina di Ercole Bazzeghini

NOME PROPRIETARIO Arduini Michele (Ercole Bazzeghini e, in seguito alla morte, sua figlia, che è la nonna materna)DATA REPERTO 1939-1940TIPOLOGIA REPERTO Fotografia di archivio privato.DESCRIZIONE REPERTOPiastrina identificativa risalente alla seconda guerra mondiale. Dalle parole dello studente: “Questa è la piastrina identificativa, che apparteneva a mio bisnonno, prima che sopraggiungesse la sua morte. Purtroppo non ho mai fatto in tempo a conoscerlo. Il mio bisnonno era un soldato della Seconda guerra mondiale, sopravvissuto alla spedizione in Libia e successivamente combattente a fianco dei partigiani, i quali sulle alpi opposero resistenza alle armate Tedesche.Per quanto mi venne riportato, il mio bisnonno non parlò mai molto della guerra, presumibilmente perché rimase molto colpito dalle atrocità viste e subite. Dunque, così facendo, cercava di rievocare raramente queste oscure sensazioni che lo avranno segnato nel profondo. Sulla piastrina è presente nel seguente ordine:matricola, numero identificativo del distretto militare, “(C)” che significava di religione cattolica, cognome (anche quello del padre) e nome, nome del padre, cognome e nome della madre, anno e luogo di nascita.Le piastrine identificative sono quasi unicamente ad uso militare e servono per il riconoscimento in caso di morte o per ottenere dati come il gruppo sanguigno in caso di ferite o emergenze. Le piastrine identificative erano in uso fin dai primi del ‘900. Venivano fabbricate da quasi tutti gli stati in guerra per un fine militare. Forma e materiale variano in base allo stato di fabbricazione.” curato dal prof. Tomas Cipriani

Binocolo militare

NOME PROPRIETARIO Michele ArduiniDATA REPERTO 1916TIPOLOGIA REPERTO Fotografia di un bicoloDESCRIZIONE REPERTODalle parole del nostro studente: “Questo binocolo militare è stato regalato a mio nonno molto tempo fa.Questa tipologia di binocolo risale ai tempi della prima guerra mondiale e realizzata dall’unione di due cannocchiali identici, chiamati anche “jumelles”. Perlopiù tale meccanismo, oltre ad avere la funzionalità di vedere più in lontananza, consente di adattare manualmente le lenti per qualsiasi tipo di osservatore grazie ad una regolazione diottrica.” curato dal prof. Tomas Cipriani